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La spada nella roccia
 
 
 
Il voto del popolo 8

Il nostro voto 9
Difficoltà massima obbligatoria VII+/A3
Proteggibilità
Lunghezza 450 m
Stagioni
Primavera Estate
Autunno
Tempo per l'attacco 2 ore
Materiale
Tipo arrampicata
Tipo roccia Granito
Discesa Tracce con calate in doppia
Primi salitori O.Fazzini, T.Fazzini, N.Riva - 1989
Punti di appoggio
 
 
 
Una via mitica, già per il nome del resto ma anche per via della sua incredibile lama sospesa sulla quale è stata progettata l'intera salita, sognata e tentata da tanti scalatori degli anni 80. Quella lama, la famosa "foglia" del Qualido, è in realtà uno dei tratti più facili e con pochi problemi dell'intera salita, basta tirare bene in dulfer e non spaventarsi di arrampicare per 3 tiri su una lastra appoggiata e sbilanciata a 300 metri da terra. Sotto, ma soprattutto nella parte alta, la scalata è invece su alte difficoltà di placca e microfessure con protezioni ridotte all'osso, da non consigliare per farci dei bei voloni! Si tratta di una delle tante firme di Fazzini & Co. che ancor oggi sopravvivono all'evoluzione dell'arrampicata moderna. Pur essendo un itinerario aperto a cavallo degli anni '90, il sapore che ha la "Spada" si avvicina di più a quello di un big wall di altri tempi, dove l'obiettivo primario restava la ricerca di una linea ipotetica, difficile ma possibile, non di una serie di appigli sparsi a casaccio su una liscia parete. Le ripetizioni fino al 2000 si contano sulla dita di una mano, da Salvaterra che ha liberato il tratto della lama (superato in artificiale da Fazzini), passando per i lecchesi Panzeri e Garota che effettuarono la prima ripetizione completa e finendo con i giovani Rampikino (prima solitaria) e Pedeferri (prima libera quasi completa).
 
Recensione aggiornata il 23/11/2001 19:10:00 da ADMIN